QUANDO C’È USURA DELLA BANCA?

21/07/2017

QUANDO C’È USURA DELLA BANCA?

Hai un fido, un mutuo o una finanziaria che ti asfissiano?

Hai il dubbio che i costi siano eccessivi e ti viene da dire che sono usurai?

Leggi questo articolo e, in breve, avrai le informazioni e le risposte che cerchi.

QUANDO C’È USURA PER LEGGE?

L’art. 644 del codice penale prevede: «Per la determinazione del tasso di interesse usurario si tiene conto delle commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e delle spese, escluse quelle per imposte e tasse, collegate alla erogazione del credito».

QUANDO C’È USURA PER I GIUDICI?

Nei processi penali, c’è usura quando il costo complessivo del finanziamento (assommando tutte le voci passive del contratto, meno imposte e tasse) supera la soglia massima prevista.

Nei processi civili, alcuni giudici hanno sposato le istruzioni della Banca d’Italia e, perciò, hanno escluso dal calcolo alcuni oneri passivi, per poi pronunciare sentenze a favore delle banche.

Sono comunque molte le sentenze favorevoli al cliente.

C’è una sentenza di cassazione del 2017, secondo cui c’è usura considerando tutte le voci passive (in quel caso, furono considerate anche le spese di assicurazione).

Così anche altre pronunce di tribunale (ad esempio, Taranto e Roma), che nel costo usuraio hanno compreso le commissioni di massimo scoperto.

In queste pronunce, a nulla importa se Banca d’Italia ha escluso dal calcolo quale onere passivo.

COSA FARE PER VERIFICARE SE C’È USURA?

Per verificare se c’è usura, occorre fare una perizia econometrica, che è possibile avere con costi minimi, attraverso studi legali già organizzati per questo servizio: risulterà se il debito va abbattuto o se, addirittura, è azzerato e perfino sostituito da un credito del cliente, alla restituzione del di più pagato.

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La Redazione

Fonti normative e giurisprudenziali

Art.644 c.p.; art.1815 c.c.

Cass.Civ. – sez. I – 20 Giugno 2017, ord. n. 15188

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Per una soluzione adeguata al problema del sovraindebitamento, occorre, innanzitutto, verificare se è possibile procedere con le procedure previste dalla legge: a tal fine, abbiamo interpellato avvocati esperti in materia, a cui abbiamo chiesto -e ottenuto- la disponibilità a un primo CONSULTO GRATUITO che dia risposta alla prima fondamentale verifica appena detta.

A incarico ricevuto, il debitore sarà assistito in tutto ciò che occorre per la PROPOSTA DI ACCORDO o il PIANO DI RIENTRO DEL DEBITO.

Perciò occorrerà ANALIZZARE LA TUA SITUAZIONE PATRIMONIALE E DEBITORIA, per quantificare le effettive esposizioni e rapportarle alle GARANZIE eventualmente concesse (ipoteche, pegni su titoli, fidejussioni).

Occorrerà pure studiare LA STRATEGIA PIÙ VANTAGGIOSA da applicare a ogni singolo caso.

Occorrerà rappresentare il debitore nei rapporti e nelle TRATTATIVE CON I CREDITORI.

Servirà impostare la pratica di ripianamento, RACCOGLIENDO TUTTI I DATI E LA DOCUMENTAZIONE necessari.

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